MEMORIA di Suor M. PIERAURELIA

MEMORIA di Suor M. PIERAURELIA

di San Giovanni (CROSATO Imelda)

nata a Morgano (Treviso) il 04 ottobre 1921

morta a Cormòns (Gorizia) l’8 gennaio 2017

69 anni di Consacrazione Religiosa

“Ecco il mio servo che io sostengo,

il mio eletto in cui mi compiaccio.

Io, il Signore, ti ho chiamato e ti ho preso per mano…” (Isaia, 42)

Festa del Battesimo di Gesù: la Liturgia ci ha fatto riascoltare la voce del Padre che presentava al mondo il Figlio, eletto e inviato da Lui per proclamare a tutti il messaggio della salvezza e donare la vita in riscatto per ogni uomo. La gratitudine per questo grande dono è sorta spontanea mentre anche noi rinnovavamo le promesse battesimali, nel vivo desiderio di realizzare il piano d’amore che Dio ha su ciascuna di noi. Così è stato per la nostra cara suor Pieraurelia, chiamata per nome dal Padre nel giorno del battesimo, eletta a seguire Cristo più da vicino e condotta per mano per una lunga vita, fino all’ingresso nella patria del Cielo. Già in questi ultimi giorni, con l’aggravarsi delle sue condizioni di salute e prevedendo prossima la fine, pensavamo a lei come ad una sorella “santa” per la sua intima e continua unione con il Signore.

Era una sorella semplice e retta, generosa, piena della sapienza dello Spirito, ardente di amore per il suo Sposo. Tutta la sua vita rispecchiava un vivo desiderio di santità, espresso nelle umili occupazioni quotidiane, compiute con grande fedeltà e animo buono. E’ stata quasi sempre addetta all’aiuto in cucina o ad altri lavori domestici ed umili servizi, che eseguiva con serenità e pace, sapendo andare incontro volentieri alle necessità delle sorelle o di chi chiedeva il suo aiuto. Dopo la sua prima Professione religiosa, è stata per due anni a Gorizia “Nazareno” e poi, per 19 anni, alla Casa di Riposo di Fiera di Primiero. Dal 1969 suor Pieraurelia è stata sempre qui a Cormòns, dove ha lavorato in aiuto nella cucina finché le forze glielo hanno permesso, dando il meglio di sé. Abbiamo un ricordo caro di lei se pensiamo solo alle piccole virtù che hanno intessuto le sue giornate e all’assiduo sacrificio quando, fra l’altro, per una quindicina d’anni era a lavare pentole sempre con il suo sorriso buono e con la naturalezza di chi, anche in queste faticose ed umili faccende domestiche, sa di dare gloria a Dio. Costretta poi per la salute ad essere accolta nell’Infermeria, appena un po’ ristabilita cercava di rendersi utile a qualche sorella ammalata e sempre partecipava alle preghiere della Comunità.

Ha coltivato un profondo spirito di preghiera, segno evidente della sua bella unione con il Signore: questa è stata la molla che l’ha aiutata a superare sempre le difficoltà, le contrarietà, le incomprensioni e le pene, che non le mancarono mai e che, data la sua grande sensibilità di cuore, sentiva vivamente, pur sapendo poi sopportare, minimizzare e circondare di umile silenzio, mentre offriva tutto per le necessità della Chiesa, della Famiglia religiosa che amava profondamente e dei suoi familiari, oltre che per l’intera umanità. Dopo una vita così spesa, possiamo credere che anche di lei Dio Padre possa dire: “Ecco la mia eletta in cui mi sono compiaciuto”, ed esaudisca le preghiere di intercessione che ora suor Pieraurelia gli rivolgerà per noi e per tutte le persone e le intenzioni che le sono state sempre a cuore.

La Comunità di Cormòns