IN MEMORIA DI SUOR ANDREINA

“Colui che ha risuscitato il Signore Gesù,

risusciterà anche noi con Gesù

e ci porrà accanto a lui.”  (2Cor  4, 14)

La liturgia del giorno ci aveva introdotte, con la prima lettura della Messa, nella riflessione sul mistero della morte come passaggio essenziale per entrare nella gioia della vita eterna, come Gesù ed assieme a Lui. Già da alcuni giorni suor Andreina si era aggravata e le sue condizioni di salute, che gradualmente peggioravano, avevano fatto prevedere vicino il termine della vita terrena.

 Era qui con noi da appena cinque mesi, venuta dalla Comunità del “Nazareno” di Gorizia con le prime sorelle che hanno lasciato quella casa. Fin dai primi giorni di permanenza nella nostra Infermeria, suor Andreina ha dimostrato la sua bontà di cuore, la riconoscenza per quanto riceveva e per tutto ciò che la circondava, assieme alla delicatezza della sua carità e al desiderio che ovunque regnassero la pace e la concordia fraterna. L’abbiamo sempre vista con il suo abituale sorriso, frutto certo del suo continuo donarsi a Dio, della sua fede e della pace del cuore.

Suor Andreina era stata un’ottima infermiera caposala, indefessa e premurosa nel proprio servizio professionale, ma soprattutto una religiosa fervente, volonterosa, entusiasta della propria vocazione che l’aveva condotta nella Famiglia delle Suore della Provvidenza e nella quale ha sempre cercato di vivere secondo lo spirito buono inculcatoci dal nostro santo fondatore Padre Luigi. E’ stata sempre una suora serena, caritatevole con le sorelle, buona con chiunque avvicinava, specialmente con gli ammalati, ai quali dava tutta se stessa, attenta che anche il personale in servizio non lasciasse mancare nulla in risposta alle necessità dei pazienti. In comunità si era sempre impegnata  per superare difficoltà ed inevitabili limiti umani, cercando di diffondere la pace e partecipando con gioioso entusiasmo alle iniziative che la Congregazione attuava. Dal 1945, anno della sua prima Professione Religiosa, e fino al 1995, per lunghi 50 anni suor Andreina era stata al servizio diretto degli ammalati negli Ospedali di Portogruaro, Ascoli Piceno, Napoli, Pergine, San Pietro Vernotico e soprattutto, per 24 anni, all’Ospedale Civile di Gorizia. Nel 1995, quando la comunità che operava in quest’ultima struttura dovette lasciare la propria attività, suor Andreina venne accolta al “Nazareno” dove, sebbene in età avanzata, volle rendersi ancora utile in qualche servizio alle sorelle come le sue forze glielo consentivano. Diede allora maggior spazio ad una preghiera più intensa e alquanto ritirata, all’accettazione serena degli acciacchi dovuti all’età e alla poca salute. La volontà di Dio era sempre stato il sincero anelito dell’intera sua vita e pregava per poterla compiere fino in fondo, come è avvenuto. Assieme al salmista, anche suor Andreina ora può esclamare: “Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei suoi fedeli. Sì, io sono la tua serva, Signore: hai spezzato le mie catene. Camminerò alla presenza del Signore sulla terra dei viventi ” (cfr Salmo 115,)

                                                     La Comunità di Cormòns