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Giovedì 18/04 alle ore 20:30 presso il Ricreatorio di Cormons si riunirà la commissione liturgica della nostra Unità Pastorale --- Martedì 23/04 Festa di Sant'Adalberto, patrono di Cormons: ore 20:00 solenne celebrazione in Duomo a Cormons --- Sabato 04/05 dalle ore 16:00 in poi presso il Ricreatorio di Villesse festa diocesana dei chierichetti --- Domenica 19/05 presso la Basilica di Aquileia saranno ordinati due nuovi ministri per la nostra Diocesi ---

La Bellezza dell’essere Chiesa. La sfida ad essere Chiesa … oggi prepariamo insieme la Veglia Pasquale

Veglia PasqualeErri De Luca, scrittore non credente, così parla della Pasqua: «Pasqua è voce del verbo ebraico “pèsah”, passare. Non è festa per residenti, ma per migratori che si affrettano al viaggio. Da non credente, vedo le persone di Fede così, non impiantate in un centro della loro certezza ma continuamente in movimento sulle piste. Chi crede è in cerca di un rinnovo quotidiano dell’energia di credere, scruta perciò ogni segno di presenza. Chi crede, insegue, perseguita il Creatore costringendolo a manifestarsi. Perciò vedo chi crede come uno che sta sempre su un suo “pèsah”, passaggio…».

La nostra Chiesa Diocesana, come tante altre in Italia, sta vivendo un nuovo passaggio epocale. L’Arcivescovo Carlo, nella sua Lettera pastorale “…anch’io mando voi”, ha fatto rifermento chiaro e preciso alle Unità Pastorali viste, in un’ottica di Fede, come un disegno provvidenziale: l’occasione per tornare alle origini e, soprattutto, per rinnovarsi alla luce del Vangelo.

Come ha scritto Mons. Redaelli, quando una Parrocchia è chiamata a collaborare insieme ad altre Parrocchie in un’Unità Pastorale “non è facile pensarsi insieme con le altre. La reazione spontanea è quella di sottolineare e difendere la propria identità, i propri modi di sentire, le proprie iniziative più o meno tradizionali e di considerare l’altra o le altre comunità come estranee e concorrenti. La strada da percorrere è, invece, anzitutto quella di conoscersi tra le persone appartenenti alle diverse Parrocchie”. Facendo così, l’Unità Pastorale non è una “disgrazia” o comunque una dura ed ineluttabile necessità, ma diventa una preziosa opportunità, un gesto di fiducia, un’occasione di crescita nella linea del Vangelo.

Nel nostro piccolo, questo percorso di conoscenza e di collaborazione è stato avviato da diversi anni: c’è aiuto, condivisione e, non di rado, nelle nostre celebrazioni, pur provenendo da Comunità diverse, ci si ritrova per spezzare il Pane, insieme!

Questo percorso ci porta, oggi, a trovare “uno spazio comune” nel quale sperimentare in modo, più profondo, il senso di appartenenza alla stessa Comunità ecclesiale:

Vivere INSIEME il cuore dell’esperienza cristiana,
la Veglia Pasquale!

La condivisione dell’Unica Veglia Pasquale, presso il Duomo di Cormòns, sarà il compimento della celebrazione del Triduo Pasquale che avrà inizio nelle nostre Comunità: i riti del Giovedì e del Venerdì Santo, infatti, si vivranno nelle quattro Parrocchie.

Sarebbe bello ed auspicabile che ogni Comunità potesse, eventualmente, organizzare il trasporto per permettere a tutti di presenziare la Veglia.

Ogni novità, spesso, fa paura… perché destabilizza, il cambiamento spaventa perché richiede uno spirito di avventura laddove si è cristallizzata una dinamica di conservazione e tradizione. Il cambiamento crea resistenze, soprattutto in chi lo affronta con approccio sociologico e non con atteggiamento spirituale. Una Chiesa che cambia è una Chiesa che torna a riscoprire se stessa: è una Chiesa che, nell’opera del cambiamento, recupera «ciò che è eterno» e riscopre che ciò che annuncia è «tutto nuovo» e «fa ardere il cuore» (Lc 24,32 ).

La Santa Pasqua è un’occasione unica, favorevole, per ritrovarsi insieme come credenti e per vivere il momento centrale della nostra Fede: la morte e Resurrezione di Gesù. Non si tratta di vivere le celebrazioni pasquali come un dovere, una tradizione staccata dall’adesione profonda, ma piuttosto come una scelta che ci definisce come credenti e come parte di un’unica Chiesa.

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Stillate, cieli, dall’alto, le nubi facciano piovere il Giusto; si apra la terra e germogli il Salvatore. (Cf. Is 45,8)

Gianfranco Ravasi, Cardinale

Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni delle Filippine, colpite da un forte tifone che ha provocato molti morti e distrutto tante abitazioni. Che il Santo Niño porti consolazione e speranza alle famiglie più colpite. #PreghiamoInsieme.

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